Poste cede e apre alla conciliazione per gli utenti traditi dai fondi immobiliari

Si va verso una procedura di conciliazione per i circa 40mila consumatori coinvolti nel nuovo caso di risparmio tradito che hanno investito in quattro diversi fondi immobiliari collocati dagli sportelli di Poste Italiane tra il 2002 e il 2005. La questione riguarda la vendita di quote da 2.500 euro per aderire a quattro fondi (Obelisco, Europa Immobiliare 1, Invest Real Security e Alpha)  a risparmiatori privi di un adeguato profilo di rischio. Il caso è esploso all’inizio del nuovo anno, perché alla fine di dicembre è scaduto il primo dei fondi, con annunci di rimborsi molto inferiori al prezzo di acquisto.  Alla data di scadenza del primo di questi fondi, l’Invest Real Security, il 31 dicembre 2016, è emerso il tutto: gli investitori, stando ad un comunicato emesso dai gestori del fondo in chiusura delle attività, si vedranno rimborsata una cifra pari a 390 euro per quota, rispetto alle 2.500 euro iniziali, entro il 31 marzo 2017.

Spiega Francesco Luongo presidente del Movimento difesa del cittadino: “Alla luce degli ultimi sviluppi, messi in luce anche dalla stampa nazionale, Poste Italiane sembrerebbe orientata a rivedere il pregresso rifiuto a definire le vertenze bonariamente, predisponendo finalmente una procedura di conciliazione per le migliaia di risparmiatori coinvolti”.

“Fa piacere questo nuovo interessamento dell’azienda dopo il no a ogni soluzione conciliativa a favore dei risparmiatori formalizzatoci da Poste nel 2015, dopo la nostra formale diffida ai sensi del Codice del consumo e l’esposto alla Consob”, ha proseguito in una nota Luongo. Alcuni consumatori avevano segnalato all’associazione già nel 2014 di essere stati sollecitati all’acquisto di prodotti finanziari ed assicurativi complessi e comunque con una rischiosità del tutto inadeguata al proprio profilo di rischio. Tanti coloro che hanno subito perdite rilevanti del capitale investito.