Dal drone alla doppia sim, tutte le “trappole nascoste” della tariffa Wind Magnum

Caro Test-Salvagente,

allettato dall’offerta Magnum 5 giga di Wind a soli 20 euro al mese, sono andato ad attivarla in un punto vendita ricevendo l’amara sorpresa di costi aggiuntivi enormi rispetto alla stessa tariffa, e di alcune “trappole” nascoste. Premetto che ero già cliente Wind, con una tariffa ad abbonamento. Alla richiesta di attivazione della Magnum la commessa ha cominciato a snocciolarmi i costi: 50 euro di attivazione, ridotti a 5 euro con l’impegno di mantenere la tariffa per almeno 12 mesi, 10 euro per la nuova scheda ricaricabile, e 25 euro di passaggio da una tariffa all’altra. Totale: 40 euro per attivare una tariffa da 20 al mese. Non nascondo la rabbia nell’apprendere che mentre se fossi stato un cliente di un’altra compagnia, Wind non mi avrebbe fatto pagare nulla, la mia fedeltà all’azienda viene pagata con 25 euro in più di costi. Inoltre, la commessa mi prospetta la possibilità di prendere in regalo con l’offerta un drone, totalmente gratuito “senza anticipo, né rate”. Solo dietro la mia insistenza a capire cosa ci fosse sotto, viene fuori che prendendo il drone, il periodo minimo per mantenere la tariffa senza pagare penali passerebbe da 12 mesi a ben 30 mesi. E, infine, ho notato un’ultima stranezza. Con la scheda ricaricabile mi è stata consegnata una “sim dati” gratuita, utilizzabile per consumare il traffico complessivo incluso nell’offerta. Incuriosito dalla cosa sono andato a leggermi le note informative del piano tariffario Magnum sul sito, trovando questa frase un po’ sibillina: “In caso di disattivazione dell’offerta Wind Magnum sulla Sim Ricaricabile, la Sim Dati rimarrà attiva al costo previsto dalle relative offerte Internet”. Che vuol dire?

Eugenio, Roma

 

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Concordiamo con lei rispetto alla criticabilità della pratica di far pagare costi, per di più così esosi, a un cliente che passa da una tariffa all’altra. Probabilmente sarebbe ora che il legislatore, così come fatto con i costi di portabilità da una compagnia all’altra, imponesse l’azzeramento dei costi interni. Riguardo il “regalo interessato” del drone, il suo caso ci aiuta a ricordare ai lettori che nessuna compagnia dona un oggetto di un valore al di sopra dei pochi euro, senza averne qualcosa in cambio. Dunque è importante chiedere sempre esplicitamente se il “regalo” comporti variazioni contrattuali di qualsiasi tipo (chiarimento che per altro dovrebbe dare il venditore in automatico). Per ultimo, la cosa che ci ha colpito di più, riguardo la sim dati che rimane attiva alla disattivazione dell’offerta. Abbiamo contattatoW Wind per chiedere chiarimenti e ci ha confermato che se al momento di abbandonare l’offerta Magnum, non si chiede esplicitamente di disattivare anche la Sim Dati ad essa associata, questa rimarrà attiva con un costo di 9 euro al mese, se l’opzione internet  è quella di 5 giga. Troviamo questa modalità poco corretta nei confronti del consumatore, che avendo attivato una sola tariffa, si aspetta di doverne disattivare solo una al momento di chiuderla. La doppia disattivazione è tutt’altro che intuitiva e prevediamo che creerà diversi malumori a partire dalle bollette successive alla disdetta della Magnum. Sarebbe il caso che l’Antitrust, l’Agcom, o la stessa Wind vi ponessero rimedio.