Benzina alle stelle ma i rincari non sono finiti

Cresce la quotazione del petrolio e tira la volata all’aumento dei prezzi di benzina e diesel. Il prezzo medio in modalità self praticato alla pompa il 3 gennaio per la verde era pari a 1,547 euro al litro con i diversi marchi che andavano da 1,548 a 1,573 euro/litro. Le compagnie no logo si sono attestate intorno a 1,516 euro/litro. Per il diesel si rileva invece un prezzo medio pari a 1,398 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,396 a 1,421 euro/litro (no-logo a 1,366)

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è risultato pari a 1,652 euro/litro, con gli impianti a marchio che andavano da 1,606 a 1,720 euro/litro (i no logo si fermano a 1,544). Sul diesel la media registrata è di 1,505 euro/litro, con le compagnie da 1,466 a 1,568 euro/litro (no logo a 1,394).

La tassa sulla tassa

Oltre alla situazione contingente a pesare sul pieno di carburante in Italia strutturalmente c’è il peso fiscale: su un litro di benzina Iva e accise (l’Imposta sul valore aggiunto grava pure sull’accisa) incidono per il 66% mentre il costo della materia prima appena del 34%. Analoga la struttura del prezzo per il gasolio: il peso fiscale è del 63% mentre la materia prima si ferma al 37%.

“Su questo fronte è necessario intervenire con grande determinazione sul fronte dell’eccessiva tassazione sui carburanti, quindi su accise e Iva”, spiegano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef che ricordano come sull’Iva “è da scongiurare nella maniera più assoluta un aumento dovuto alle clausole di salvaguardia, che la porterebbe sino al 25,5%, con pesantissime ricadute sui prezzi e sulle tasche dei cittadini”. Le due associazioni stimano che a causa degli aumenti nel 2017 “tra costi diretti e indiretti i consumatori pagheranno 263 euro in più“.

I listini? Aumenteranno di altri 3 centesimi

Secondo Nomisma Energia i prezzi attuali sono addirittura più bassi rispetto a quelli che, in base all’andamento delle quotazioni internazionali e al margine delle compagnie, dovrebbero essere praticati alla pompa: lo scarto è mediamente di 3 centesimi. Ovvero i prezzi praticati alla pompa per la benzina sono oggi più bassi di 2,9 centesimi e quelli del diesel di 3,3 centesimi di euro. Un margine che sicuramente verrà “incorporato” presto nel prezzo che pagheremo per fare il pieno di benzina.