Additivi nel pane, Pedicini (M5S): “Serve etichetta più trasparente”

“Serve un’etichetta più trasparente e completa per il pane e i prodotti da forno in generale perchè l’utilizzo di lieviti industriali a rapida fermentazione e degli additivi alimentari, ad esempio gli enzimi adoperati nei processi di panificazione, hanno consentito il diffondersi di patologie infiammatorie dovute alla elevata presenza di glutine nei prodotti da forno” come la gluten sensitivity come testimonia l’inchiesta del Test-Salvagente in edicola.

“Introdurre l’obbligo di indicare tutti gli enzimi impiegati”

L’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini ha presentato un’interrogazione al commissario Ue per la salute e la politica dei consumatori per chiedere “informazioni più chiare sulle confezioni sull’utilizzo di lieviti industriali negli impasti”.

“Il Regolamento Ue  1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, – si legge nell’interrogazione – consente ai produttori di alimenti da forno di omettere in etichetta l’eventuale aggiunta di additivi e enzimi alimentari. Per questo l’intervento della Commissione si ritiene necessario per obbligare tutti i produttori ad inserire tali informazioni.  Se ciò avvenisse, ci sarebbero maggiori garanzie di trasparenza a favore del consumatore finale”.

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I miglioratori chimici e la gluten sensitivity

Nel numero in edicola del Test-Salvagente “Il lato oscuro del gluten free” abbiamo intervistato Alessio Fasano “luminare” della ricerca sulla celiachia  direttore del Center for Celiac Resarch al Massachusetts General Hospital della Harvard medical school, ci spiega come, accanto all’aumento dei casi di celiachia stia crescendo anche la “sensibilità al glutine”  una “patologia” di cui si sa ancora poco ma anch’essa legata all’ingestione di glutine che provoca disturbi gastrointestinali anche gravi ma senza ledere la mucosa intestinale che caratterizza invece la celiachia.

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Le cause principali? Il consumo prolungato di farine raffinate, che contengono meno glutine, ci avrebbe reso più vulnerabili a questa proteina. Ma anche il ricorso massiccio ai miglioratori chimici, gli additivi usati per aiutare a far crescere gli impasti (specialmente di pane e pizza) ridurrebbero il carico tossico del glutine. Lasciando crescere una certa sensibilità al glutine stesso.