Inquinamento da policlorobifenili, Washington fa causa a Monsanto

St. Louis, MO, USA - August 21, 2015: The Monsanto World Headquarters complex in St. Louis, Missouri. Monsanto is an American multinational agrochemical and agricultural biotechnology corporation.

L’America ha vietato l’uso e la produzione di policlorobifenili (Pcb) nel 1979, dopo aver stabilito la sua tossicità. Tuttavia, lo stato di Washington sostiene che la Monsanto sapesse già dal 1937 che i Pcb che produceva erano pericolosi, ma nonostante ciò ha continuato a utilizzarli inquinando i corsi d’acqua. Motivo per cui lo Stato ha chiesto un maxi risarcimento alla multinazionale. Secondo il procuratore generale Ferguson, i danni potrebbero raggiungere le centinaia di milioni di dollari o più. “Monsanto è responsabile della produzione di una sostanza chimica molto diffusa nel nostro ambiente dai corsi d’acqua alle persone e persino ai pesci”  ha detto il governatore di Washington, Jay Inslee nel corso di una conferenza stampa in cui ha presentato gli estremi della denuncia. “E’ tempo di ritenerla responsabile per i lavoro di bonifica che abbiamo dovuto fare”

I policlorobifenili sono  stati commercializzati e venduti con il marchio Monsanto Aroclor: hanno trovato uso in molte applicazioni industriali e commerciali, come vernici, condensatori e refrigeranti. I primi documenti interni che attesterebbero la tossicità della sostanza risalgono al 1937 e fanno riferimento ad alcune dichiarazioni dei dipendenti che avevano dichiarato “effetti tossici sistemici” come conseguenza di una prolungata esposizione ai vapori di Pcb. Nonostante ciò, la multinazionale ha sottovalutato il pericolo e ha continuato a venderlo.

L’azione legale chiede il risarcimento danni alle risorse dello Stato naturali, tra cui l’impatto economico per lo Stato ei suoi abitanti, così come eventuali costi futuri che possono derivare dalla presenza di Pcb.

 

 

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