Tre mila euro di gratta e vinci, Lotterie nazionali devono risarcirlo

Oltre 3 mila euro in un anno: tanto è costata la malattia del gioco ad un giovane salernitano che in un anno ha acquistato 255 gratta e vinci senza mai vincere. Una somma che adesso Lotterie nazionali dovrà restituire immediatamente come ha deciso il Giudice di pace di Vallo della Lucania al quale il giovane si era rivolto per vedere riconosciuti i propri diritti.

I motivi della sentenza

Secondo il Giudice, i gratta e vinci non riportavano alcune informazioni obbligatorie prescritte dal decreto Balduzzi proprio a tutela dei giocatori, ovvero la probabilità di vincita e le avvertenze sul rischio della dipendenza dal gioco, informazioni che non erano reperibili neanche attraverso altre fonti. Secondo il decreto si prevede anche che “qualora l’entità dei dati da riportare sia tale da non poter essere contenuta nelle dimensioni dei tagliandi, questi ultimi devono recare l’indicazione della possibilità di consultazione di note informative sulle probabilità di vincita pubblicate sui siti istituzionali dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di stato”. Motivi per i quali – ha detto il Giudice – il contratto con Lotterie nazionali è nullo. Sotto accusa erano anche i Monopoli di Stato che però vengono estromessi dalla sentenza non avendo rivestito alcun ruolo di contraente nel rapporto creatosi all’acquisto dei gratta e vinci.