Mongiello: “La Rai migliori il servizio per non udenti”

“Vogliamo un servizio pubblico che rispetti gli utenti non vedenti”. La comunità dei telespettatori sordi si mobilita con diverse campagne per chiedere alla Rai di migliorare il servizio di sottotitolazione. C’è l’appello lanciato su facebook da Ilaria e Francesco due ragazzi sordi che chiedono un servizio pubblico che non discriminino i non udenti e sono pronti a “non pagare il canone” per protesta. E c’è la campagna virale lanciata da Sara Giada Gerini, #FacciamociSentire, per chiedere un servizio di sottotitoli 24 ore su 24 a cominciare dalla Rai.

La deputata del Pd Colomba Mongiello ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministero dello Sviluppo economico, competente per il rispetto del contratto di servizio pubblico sottoscritto dalla Rai, mettendo in evidenza il “cattivo servizio fornito dalla Rai in favore delle persone non udenti e più generale degli utenti con disabilità” e quali azioni si intende intraprendere per migliorarlo .

Non udenti: “La Rai cambi o stop canone”

La denuncia della comunità dei non udenti è diretta e circostanziata: “Per molti programmi sia della tv di Stato che delle reti private, i sottotitoli sono fuori sincrono o relativi a un programma diverso rispetto a quello che sta andando in onda o non esistono proprio. Finché non ci sarà un servizio adeguato, non sarà giusto pagare il canone Rai. Siamo disposti a pagare solo se i soldi investiti servono ad acquistare attrezzature necessarie per l’inserimento di sottotitoli ventiquattro ore su ventiquattro”.

Gli obblighi nel contratto di servizio

Nel testo dell’interrogazione, l’onorevole Mongiello, ricorda come il contratto di servizio in corso con viale Mazzini già prevedeva di “incrementare progressivamente, nell’arco del triennio il volume della programmazione sottotitolata fino al raggiungimento nel 2012 di una quota pari ad almeno il 70% della programmazione complessiva delle reti generaliste tra le ore 6,00 e le ore 24,00, al netto dei messaggi pubblicitari e di servizio (annunci, sigle, ecc.)”. Quindi la Rai avrebbe già dovuto incrementare il servizio di sottotitolazione che invece non solo è limitato a determinati programmmi ma, come denunciano gli utenti sordi, è pure fallace.

Per questo la Mongiello chiede al ministero dello Sviluppo economicoi di sapere “quali dati e informazioni disponga circa la qualità e il livello di efficacia fornito dalla Rai in merito ai contenuti di informazione e di interesse generale erogati in favore delle persone portatrici di disabilita sensoriali”.

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