Glifosato, il ministero revoca nuovi fitofarmaci

Ancora una stretta sull’uso di fitofarmaci a base di glifosato in Italia. Dopo il decreto del 16 agosto 2016, in cui venivano comunicate restrizioni sull’utilizzo di pesticidi contenenti questa sostanza, poche giorni fa il ministero della Salute ha aggiunto altri prodotti alla lista. Secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms, infatti, il glifosato, usato anche nel Roundup della Monsanto, è da considerarsi un “probabile cancerogeno”. Tra i 23 prodotti nel nuovo elenco, ci sono il Glifogan pronto della Adama Agan, Il Gliphyt della Nufarma Italia e il Glifopec della Sapec Agro.

Le restrizioni

Nello specifico i fitofarmaci contenuti in questa e nella prima lista devono seguire precise direttive chiarite dal ministero: viene “revocata l’autorizzazione all’immissione in commercio ed impiego dei prodotti fitosanitari” contenenti glifosato; “la commercializzazione e l’impiego delle scorte giacenti dei prodotti fitosanitari riportati nel suddetto allegato sono consentiti”, solo fino al 22 novembre 2016 per la commercializzazione da parte del titolare delle autorizzazioni e la vendita da parte dei rivenditori e/o distributori autorizzati, e fino al 22 febbraio 2017 per l’impiego da parte degli utilizzatori finali; “la commercializzazione e l’impiego delle scorte giacenti dei prodotti fitosanitari riportati nel suddetto allegato sono consentiti, previa rietichettatura” seguendo alcune regole stabilite ad agosto, tra cui il divieto di impiego vicino alle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie.

Il fitofarmaco re-introdotto

Desta, invece, una certa perplessità, la decisione, contenuta nello stesso comunicato del ministero della Salute, di cancellare dall’elenco dei fitofarmaci revocati il diserbante Rasical Pro della Dow Agrosciences Italia. Anche nella banca dati del ministero risulta “ri-registrato”. Perché questo trattamento diverso dagli altri prodotti a base glifosato? Siamo in attesa di spiegazioni dal ministero della Salute.