Terremoto ad Amatrice, ecco come rendersi utili nei prossimi giorni

Il centro di Amatrice distrutto dal terremoto che nella notte ha colpito l'Italia centrale. Amatrice, 24 agosto 2016. ANSA/ ALBERTO ORSINI

Il terribile terremoto che ha colpito Amatrice, Accumoli e le zone circostanti, causando oltre 247 morti (una conta, purtroppo provvisoria) e distruggendo interi abitati, avrà bisogno dell’aiuto e della partecipazione degli italiani anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni. In tanti alla notizia del disastro hanno cominciato a mobilitarsi spontaneamente per rendersi utili, ma come spesso accade in queste circostanze, gli aiuti disordinati e non organizzati rischiano di creare problemi o nella migliore delle ipotesi di rivelarsi inutili. Le forti scosse notturne, delle quali la peggiore ha raggiunto nel cuore della notte i 6 gradi della scala Richter, nella zona in cui s’incontrano i confini tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria, hanno squassato non solo i palazzi di Amatrice e dintorni ma anche le strade che giungono lì. Sul posto sono già operativi vigili del fuoco, protezione civile, Croce rossa e forze dell’ordine. Mettersi in strada per andare a dare una mano a spostare le macerie è del tutto sconsigliato: si rischia di mettersi in pericolo e rendere caotiche le manovre di salvataggio e messa in sicurezza.

Donare sangue nella propria città

Anche per quanto riguarda la donazione di sangue, diverse città hanno attivato ospedali attrezzati per la raccolta: non ha senso recarsi apposta a Rieti, il capoluogo di provincia di Amatrice, che comunque non riuscirebbe a gestire da solo la generosità dei donatori. Il Centro nazionale sangue ha appositamente attivato il “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze” per far fronte alle eventuali necessità trasfusionali dei feriti nelle Province interessate. Per trovare l’ospedale più vicino dove recarsi a donare il sangue – ne serve di tutti i tipi – è consigliabile telefonare all’Avis o alla Croce rossa della propria zona e chiedere informazioni.

Raccolta fondi della Croce rossa

Nel frattempo, sono partite diverse iniziative per raccogliere fondi in favore degli sfollati e della ricostruzione. Dare conto di tutte sarebbe impossibile. Ci limitiamo a segnalare quella della Croce rossa.  Sul sito www.cri.it nella sezione dedicata, in home page, sono presenti le modalità di donazione. Si può donare attraverso l’Iban: IT40F0623003204000030631681 utilizzando la causale “Terremoto Centro Italia”. La Cri ha inoltre attivato il numero telefonico 06 5510 dedicato al servizio donazioni e l’indirizzo email [email protected].

Generi di prima necessità

Com’è prevedibile ripercorrendo l’andamento dei soccorsi di eventi drammatici come questo, ad esempio il terremoto de l’Aquila nell’aprile 2009, nelle prossime ore e nei prossimi giorni saranno necessari soprattutto beni di prima necessità: coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili, come acqua minerale, cibo in scatola, biscotti, fette biscottate, latte in polvere, riso, pasta, oltre a pannolini e generi per la prima infanzia. Il consiglio è di prepararli e di portarli nei punti di raccolta approntati da enti e organizzazioni riconosciute e di cui si ha fiducia (sezioni di partito, Ong, centri sociali, associazioni culturali) impegnate a interfacciarsi con la protezione civile e la Croce rossa per far confluire il materiale raccolto ai cittadini di Amatrice e dintorni.

2.500 sfollati

Fortunatamente la zona colpita è molto meno popolosa dei quella epicentro nell’aquilano 7 anni fa. Allora solo nel capoluogo abruzzese erano residenti quasi 70mila persone, e gli sfollati furono 65mila, mentre nei principali comuni colpiti dal sisma del 24 agosto si contano circa 5.000 mila residenti, con un numero di sfollati pari a 2.500 al momento in cui scriviamo. A tal proposito, chi avesse a disposizione delle abitazioni o delle strutture ricettive per ospitare temporaneamente gli abitanti rimasti senza casa, può informare la protezione civile contattandola al numero verde 800 840 840.

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