Liberalizzazioni dieci anni dopo, Renzi si scorda i consumatori

Era l’anno dei mondiali…quelli del 2006 e l’Italia dei consumatori vinse per la prima volta contro l’Italia dei privilegi e dei monopoli. Compie dieci anni la prima lenzuolata, il decreto 223 presentato a sorpresa dal governo Prodi il 30 giugno 2006 e approvato in via definitiva con la legge 248 del 4 agosto 2006.

Le riforme approvate

Una legge fortemente voluta dall’allora ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani e dal premier Romano Prodi che in gran segreto lavorarono alla prima normativa di sistema in favore delle liberalizzazioni e la tutela del consumatore. Gli effetti di quella riforma furono molteplici così come i risparmi per le famiglie:

  1. finisce il monopolio della vendita dei farmaci da banco, aprono centinaia di parafarmacie e le farmacie sono libere di fare sconti sui farmaci Otc;
  2. per le banche scatta l’obbligo di comunicare almeno 30 giorni prima ai clienti le variazioni delle condizioni economiche dei conti correnti;
  3. viene abolito l’obbligo del notaio nei passaggi di proprietà degli autoveicoli;
  4. scompare l’agente monomandatario: gli agenti assicurativi possono vendere polizze Rc-auto di diverse compagnie, favorendo gli assicurati nella ricerca di un premio più conveniente;
  5. scompare il “numero chiuso” nel settore dei panifici;
  6. decade il divieto di fare pubblicità da parte degli studi professionali e l’obbligo di rispettare le tariffe minime.

Dopo sei mesi arrivò poi la seconda lenzuolata con il quale il tandem romagnolo Prodi-Bersani aboli’ le odiose commissioni di ricarica sui cellulari, favori’ l’abbassamento delle tariffe Rc-auto con il mantenimento della classe bonus malus in caso di acquisto di un secondo veicolo in famiglia, rese possibile la portabilità dei mutui a costo zero e abolendo le penali per l’estinzione anticipata dei mutui e la cancellazione automatica dell’ipoteca sull’immobile.

Il film purtroppo fu interrotto dalla fine anticipata della legislatura e la terza lenzuolata (class action, abolizione delle commissioni di massimo scoperto, liberalizzazione dei farmaci di fascia C) mori’ nei lavori d’Aula.

I consumatori scomparsi

Quella stagione fu interrotta dai tentativi del governo Berlusconi di fare marcia indietro sulle riforme approvate. Per lunghi anni poi calò il silenzio sulla tutela dei consumatori e le liberalizzazioni sulle quali tornò – seppur timidamente – il governo Monti alla fine del 2011.

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Con il governo Renzi purtroppo le cose per i consumatori non sono cambiate e la legge annuale sulla Concorrenza (partorita dalle stesse lenzuolate Bersani) è ferma da 18 mesi in Parlamento. Uno stallo inaccettabile che ha favorito quanti – le lobby dell’energia, delle farmacie e del comparto assicurativo in primis – hanno avuto gioco facile a depotenziare una proposta di legge partorita già debole dal governo.