Napoli, la camorra imponeva il pane a prezzo maggiorato

Imposto on solo ai panifici, ma anche a centri commerciali e addirittura a venditori ambulanti.  É un vero e proprio monopolio del pane, quello scoperto dalla Direzione distrettuali antimafia di Napoli, che il 27 giugno ha chiesto e ottenuto misure cautelari per 24 persone, indagate a vario titolo per associazione camorristica. Secondo i magistrati, che hanno contestato agli arrestati vari reati tra cui omicidio, traffico di stupefacenti, estorsione, e detenzione illegale di armi da fuoco, il gruppo faceva parte del clan Lo Russo.

Imposti a prezzo maggiorato

Tra le attività criminali del clan, secondo quanto riporta il comunicato stampa della Procura della Repubblica di Napoli, “Una fiorente attività estorsiva avente ad oggetto l’imposizione dell’acquisto del pane“. Il Procuratore aggiunto della Repubblica, Filippo Beatrice, ha spiegato il meccanismo: “Da anni, non solo molti esercizi commerciali ma addirittura i grossi centri commerciali e persino i venditori ambulanti hanno l’obbligo di vendere esclusivamente il pane che è stato loro fornito da laboratori (forni) facenti capo al clan”. Secondo il magistrato, infatti, il clan si avvantaggia economicamente non solo perché ha la garanzia di vendere rilevanti quantitativi di pane, ma anche perché vende imponendo un prezzo maggiorato rispetto al prezzo di mercato. “I produttori/fornitori di pane – spiega Beatrice – sono stati individuati in soggetti legati anche da vincoli di parentela ai Lo Russo e che grazie alla ‘forza’ che deriva dalla loro appartenenza al clan impongono da anni tale sistema. Le vittime non effettuano una libera scelta ma acquistano il pane dai soggetti legati ai Lo Russo perché sanno che diversamente sarebbero vittime di ritorsione“. I panifici riconducibili al gruppo camorristico sono stati preventivamente sequestrati.

A maggio scoperti forni abusivi

Poco più di un mese fa, sempre a Napoli, erano state sequestrate 3 tonnellate di pane dai carabinieri che avevano denunciato decine di persone accusate di vederlo dopo panificazione abusiva o non a norma in decine di panifici e ristoranti della zona.