Vaccini e autismo, non c’è correlazione

Non c’è relazione tra vaccino e autismo. A dirlo è la Procura di Trani che nel 2014 aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti dopo la denuncia di due famiglie che avevano visto ammalarsi i propri figli dopo la somministrazione del vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia. Il pubblico ministero Michele Ruggero starebbe per archiviare l’indagine per lesioni personali gravissime sulla base delle conclusioni cui sono giunti gli esperti da lui nominati, tra cui appare il nome del direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Giovanni Rezza.

Si ammalano anche i bambini non vaccinati

A determinare l’assoluzione del vaccino – scrive oggi il quotidiano online Repubblica.it – un’indagine epidemiologica compiuta in Puglia che ha stabilito che i casi di autismo hanno colpito pure bambini non sottoposti a vaccino Mpr. Gli esperti, però, hanno colto l’occasione per sottolineare “la necessità di una complessa e articolata normativa di carattere tecnico che individui esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione”, esami da compiere prima di sottoporre i bambini, soprattutto i neonati, all’iniezione.

I vaccini sono una grande scoperta

La notizia – come era prevedibile – riapre il dibattito sulla sicurezza dei vaccini. Che i vaccini abbiano contribuito a debellare alcune malattie non ha bisogno di essere dibattuto, nonostante venga ampiamente sottovalutato il contributo dato dal miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e dello standard di vita, grazie ai quali sono scomparse malattie contro cui non esiste alcuna vaccinazione, come la peste, o la malaria in Italia, e grazie ai quali si è avuta una significativa riduzione della mortalità sotto i 5 anni di età prima della pratica delle vaccinazioni di massa.

Va riformata la farmaco-vigilanza

Allo stesso modo è tacito che i vaccini sono farmaci e come tali possono provocare reazioni avverse che non vengono valutate con la giusta attenzione. Lo scriveva in una lettera al ministro della Salute e alle commissioni parlamentari competenti, Eugenio Serravalle, pediatra, nel 2014 proprio in concomitanza con l’avvio delle indagini della Procura di Trani: “Numeri ed esperienze rendono urgente riformare l’istituto della farmacovigilanza e della vaccino-vigilanza; rendere obbligatorio il monitoraggio dello stato di salute dei bambini dopo la vaccinazione; istituire il Registro nazionale delle reazione avverse post-vacciniche, con risultati pubblici e facilmente accessibili; rendere obbligatoria la segnalazione di sospetta reazione avversa a qualunque farmaco, vaccino compreso.”

 

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