Caso Amadori, la Lav: “Dite la verità sugli allevamenti”

Roberto Bennati, vicepresidente Lav

Dopo le immagini di Report, anche questa volta, qualcuno dirà che non rappresentano gli allevamenti italiani e che si tratta di allevatori isolati. Ormai è il mantra degli allevatori e della industria della macellazione. Anche Amadori ha chiarito subito che si tratta di un operatore non conforme e che addirittura quell’allevamento è stato ristrutturato proprio in queste settimane.

Le nostre investigazioni negli allevamenti di suini e di conigli e alcuni anni fa di pollame confermano che le immagini e le pratiche sono quelle denunciate da Report e che le norme sono ampiamente disapplicate nei patri allevamenti. Possibile che il ministero della Salute non abbia nulla da dire sul fatto che siamo tra i 17 Paesi dichiarati da Bruxelles non conformi alle mutilazioni sui suini, possibile che la Commissione europea non apra nonostante questo procedure di infrazione? Rimaniamo uno dei paesi con il più alto consumo di antibiotici per l’allevamento a causa delle condizioni di detenzione e sfruttamento degli animali nelle fabbriche della carne dove l’etologia degli animali è sistematicamente sacrificata alla produttività eppure la zootecnia riceve miliardi di euro per trattare gli animali in questa maniera e per inquinare le nostre acque e la nostra aria come documentato da alcuni decenni da organismi internazionali indipendenti. La professione veterinaria dice che siamo uno dei Paesi con i migliori controlli e che la sicurezza alimentare è garantita dai controlli, noi non ci crediamo più da tempo.

Da ieri sera anche alcuni milioni di cittadini hanno dei dubbi. Il ministro delle Politiche agricole e il ministro della Salute possono prendere in considerazione che la zootecnia sia un’industria che ha bisogno di una verifica in nome della legalità, degli animali e della salute dei cittadini, oppure preferiranno andare al prossimo banchetto festaiolo davanti alle telecamere e parlare di eccellenze dove si avvelena la gente o far finta di niente? Cari ministri, qualcuno non dice il vero sugli allevamenti e da ieri sera milioni di cittadini attendono vostre risposte.