GB: il benessere degli animali in mano all’industria della carne

In Gran Bretagna, la tutela degli animali di allevamento è al centro di un’accesa discussione. Il Governo sta infatti pensando di abrogare i codici di benessere degli animali, ovvero la legislazione ufficiale che stabilisce una serie di linee guida standard fissate per assicurare il benessere degli animali negli allevamenti, per sostituirli con altrettanti codici di autoregolamentazioni scritti dalle industrie del settore.

Il primo codice ufficiale ad essere sostituito sarebbe quello sui polli di allevamento, la cui abrogazione potrebbe scattare già il prossimo 27 aprile, giorno in cui il British Poultry Council, (l’associazione di categoria dei produttori di carne di pollo, tacchino, anatra e oca) renderà pubbliche le nuove linee guida stabilite dall’industria avicola.

 

LA CRITICA: UN FAVORE ALLE INDUSTRIE DEL SETTORE

Un vero e proprio favore, secondo le critiche, all’intero comparto industriale dei polli e agli allevatori, nonché ai giganti della trasformazione della carne, come Faccenda e 2Sisters.
Le voci dissenzienti vengono dai partiti di opposizione e dalle onlus animaliste come Rspca e Ciwf (Compassion in World Farming), preoccupate che la mossa pensata per il pollame possa indebolire gli standard di benessere degli animali nelle aziende agricole e portare a un minor numero di azioni penali per crudeltà verso gli animali.

Si teme infatti che sia molto difficile che un codice di settore possa essere più duro di un codice di governo. Ad esempio, il codice di governo sui suini è piuttosto rigido sul taglio della coda, stabilendo che deve essere utilizzato solo come ultima risorsa. Ci si chiede se il settore suinicolo saprebbe mantenere lo stesso rigore.
Anche Kerry McCarthy, il segretario ambiente ombra, si è detto contrario alla novità, temendo che “la rottamazione degli standard governativi possa minare la fiducia del pubblico nel cibo che compra”.
La paura condivisa dalle opposizioni e dalle associazioni animaliste, insomma, è che il benessere degli animali, la salute alimentare e l’ambiente siano asserviti alle esigenze del settore.

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I PRODUTTORI: CODICI OBSOLETI, VANNO SOSTITUITI

A rassicurare tutti ci sarebbe la certezza che le figure di reato previste dall’attuale legislazione sul benessere degli animali rimarrebbero al loro posto, affiancando il nuovo codice del settore. Infatti, il British Poultry Council ha garantito che non ci sarà alcun indebolimento delle norme e che molti dei codici che saranno sostituiti sono ormai obsoleti, mentre la nuova guida sui polli è stata rivista sulla base delle più aggiornate evidenze scientifiche.

Dopo quello dei polli, gli altri settori che potrebbero, in un futuro non troppo lontano, ottenere di poter scrivere le proprie linee guida sono quelli delle industrie bovine, ovine e suine.