Rc-auto, la guida per risparmiare

Secondo le rilevazioni di Facile.it saranno oltre un milione e mezzo gli italiani che, avendo provocato un incidente nel corso dell’ultimo anno, nel 2016 dovranno pagare un premio assicurativo più alto dell’anno appena trascorso. Gli automobilisti che verranno penalizzati per aver causato un incidente sono il 4,43% del totale, percentuale in crescita rispetto a quella dello scorso anno (4,09%). La Toscana resta la regione con la percentuale più elevata di soggetti che peggiorano la classe di merito (siamo al 5,88%). A seguire troviamo l’Umbria (5,63%) e il Lazio (5,55%). Fanalino di coda la Calabria (solo il 2,91% degli automobilisti ha dichiarato di aver avuto un incidente con colpa) e la Puglia (2,93%).

Analizzando il campione in base all’età, i meno penalizzati sono i più giovani: peggiorerà la propria classe di merito solo il 3,51% di chi ha meno di 30 anni; la performance peggiore si registra, invece, tra i più adulti: oltre i 60 anni cambierà classe di merito il 5,39% degli automobilisti.

Ma come si può risparmiare sulla polizza? Cambiando compagnia spesso si può trovare un premio più basso e con le nuove regole il “passaggio” è agevolato. Ma anche valutando bene rinunce e rivalse sul proprio contratto assicurativo e il tipo di garanzie aggiuntive che ci vengono proposte. Ancora: è conveniente una formula con franchigia? E in caso di incidente è possibile mantenere la classe di merito? E infine: è possibile ottenere sconti dal proprio agente?

Ecco la guida per conoscere meglio la Rc-auto e risparmiare sulla polizza.

Quali danni copre la Rc-auto?

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La Responsabilità civile autoveicoli terrestri, è obbligatoria e garantisce il conducente, nonché il proprietario se è una persona diversa, dal rischio di dover risarcire “a terzi i danni provocati dalla circolazione del veicolo”.

Se si viaggia senza assicurazione cosa si rischia?

L’auto senza Rc-auto viene sequestrata e il pro- prietario sanzionato secondo il codice della strada.

È possibile estendere le garanzie?

Sì sottoscrivendo delle garanzie accessorie, non obbligatorie, che coprono l’assicurato dai danni causati o subiti in certe condizioni. Le più comuni sono: furto, incendio, assistenza e atti vandalici.

Ho stipulato il contratto sul web (o via telefono) ho le stesse tutele?

Sì, in più nei contratti conclusi a distanza il contraente ha 14 giorni per esercitare il diritto al ripensamento che decorrono dalla data della sottoscrizione o dalla data in cui riceve le condizioni di polizza se successiva.

Qual è il massimale di garanzia?

Il limite minimo è di 5 milioni di euro per i danni alle persone e 1 milione per i danni alle cose.

Come si compone il premio?

Il premio è il risultato di una personalizzazione del rischio, calcolato in base a decine di parametri, del contraente. Si parte comunque dal premio puro calcolato in base alla valutazione del rischio che l’impresa intende assumersi. Si passa al premio di tariffa aggiungendo i caricamenti cioè i costi che la compagnia affronta gestendo la polizza. Si ottiene così il premio lordo sul quale calcolare le imposte (che variano in base alla provincia, dal 12,5 al 16%) e il contributo al Servizio sanitario nazionale.

Esistono differenze di genere?

No, tra i fattori di personalizzazione non può più esserci una differenza legata al sesso del contraente.

Quali sono le formule tariffarie?

Sono due bonus malus e con franchigia. La formula bonus malus è la più utilizzata e si basa su 18 classi di classificazione universale (la 14esima è quella di ingresso). Più è bassa la classe di bonus malus più economica è la polizza. Ad ogni incidente con colpa superiore al 51% si sale di due classi (malus) , mentre ogni anno senza sinistri si scende di una classe (bonus). Il malus non viene applicato qualora vi sia concorso di colpa ovvero “con responsabilità paritaria”.

La formula con franchigia prevede, a fronte di un premio più contenuto, l’obbligo per l’assicurato di farsi carico di una parte del costo del sinistro: è sempre la compagnia a liquidare il risarcimento che chiederà la quota parte all’assicurato.

Cosa sono le esclusioni e le rivalse?

Sono clausole contrattuali che limitano o escludono la copertura del rischio e quindi il risarcimento. I casi di esclusione sono indicati nel contratto e riguardano gli incidenti provocati dal conducente in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti o senza patente: la compagnia paga e poi si rifà completamente sul cliente. Tra le rivalse principali c’è la “guida esclusiva”: se il sinistro è provocato da una persona diversa da quella identificata nel contratto, la compagnia si rivale sul contraente.

Non è più obbligatorio esporre il contrassegno sul parabrezza, ma cosa bisogna tenere in auto?

Il contratto assicurativo e il contrassegno possono essere chiesti dall’autorità di polizia che, a seguito di un controllo telematico, non trova conferma dello stato assicurativo del veicolo.

Sono previsti sconti sulla tariffa?

Sì. La compagnia e gli agenti possono applicare riduzioni del premio rispetto alla tariffa prevista. Se applicano uno sconto deve essere indicato sul preventivo e sulla polizza stessa.

Quanto dura un contratto e come si cambia compagnia?

Il contratto assicurativo dura un anno e non è più previsto, dal primo gennaio 2013, il rinnovo automatico. Per effetto della legge 221 del 17 dicembre 2012 l’assicurato qualora voglia cambiare compagnia non ha più l’obbligo di comunicare all’impresa di provenienza la disdetta.

Cos’è l’attestato di rischio?

È il documento che riporta la storia dei sinistri del veicolo negli ultimi 5 anni e la classe di merito dell’assicurato.

Quando viene trasmesso all’utente e quanti anni è valido?

Da luglio la compagnia non deve più inviare l’attestato di rischio ma metterlo a disposizione in un’area del sito. L’attestato, e la classe di merito conseguita, durano 5 anni.

Come deve essere comunicata la variazione di premio?

La compagnia almeno 30 giorni prima della scadenza, insieme all’attestato di rischio, deve inviare un preventivo per la nuova annualità

Cos’è il periodo di tolleranza?

Scaduta la polizza, la copertura è garantita per i 15 giorni successivi da parte della compagnia.

Quando si ha diritto alla restituzione del premio non goduto?

Si ha diritto alla restituzione della parte di premio pagato e non goduto in caso di: vendita del veicolo, demolizione o cessazione della circolazione e in caso di furto (dal giorno successivo alla denuncia fino alla scadenza contrattuale).

Si può sospendere la polizza?

Se il contratto lo prevede, nel caso in cui si è certi che in un determinato periodo non si utilizzerà il veicolo si può chiedere di sospendere la polizza. In questo modo, una volta riattivata, si posticipa la scadenza originaria.

Si può conservare la classe di merito a seguito di un incidente?

Sì se lo prevede il contratto: l’assicurato può rimborsare la compagnia o versare alla Consap l’importo dell’indennizzo. Così si evita il malus.