Stabilità 2016: le novità per canone in bolletta, Tasi e micropagamenti

Giochi fatti per la legge di stabilità 2016, che si sostanzia in una manovra da 35,4 miliardi di euro e porta il deficit Pil 2016 al 2,4%.
L’Aula del Senato ha infatti approvato la fiducia sulla manovra 2016 con 162 sì e 125 no.
Vediamo, tra le tante, le novità che maggiormente interessano i cittadini e le loro tasche.

 

CANONE RAI IN BOLLETTA

La tassa sul servizio radiotelevisivo, una delle più odiate ed evase dai contribuenti italiani, si pagherà in bolletta da luglio dell’anno prossimo. La legge di stabilità conferma dunque la misura che è stata oggetto di tante discussioni. L’obiettivo è chiaramente quello di ridurre l’evasione del canone, il cui importo scende da 113,50 a 100 euro.

Il pagamento, dunque, avverrà con addebito sulle fatture emesse dal fornitore di energia elettrica e sarà diviso in 10 rate mensili tra gennaio e ottobre. Nel primo anno di applicazione la prima rata sarà inserita nella bolletta di luglio, successivamente si inizierà da gennaio.

L’impegno del governo è quello di destinare, in via prioritaria, i maggiori introiti che ne deriveranno ad aumentare a 8mila euro (dagli attuali 6.713,98) la soglia di reddito per l’esenzione del canone Rai per gli over 75  per gli anni dal 2016 al 2018.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

 

ABOLIZIONE TASI PRIMA CASA

Arriva anche la tanto attesa abolizione della Tasi per la prima casa, ovvero l’abitazione principale, ad eccezione delle case di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9). Una buona notizia è che la casa assegnata al coniuge legalmente separato è stata assimilata all’abitazione principale, e dunque godrà anch’essa della cancellazione della tassa.
Secondo la Uil servizio politiche territoriali, dall’abolizione della Tasi giungerà per le famiglie un risparmio medio di 191 euro, che saliranno a 203 euro per chi risiede nei capoluoghi di provincia, dove la tassa è di solito più alta. Il risparmio maggiore è a Torino, dove resteranno in tasca dei contribuenti 403 euro, seguita da Roma con 391 euro.

Quanto alla eventuale seconda casa, posseduta nello stesso Comune in cui si risiede, godrà dell’esenzione del 50% di Imu e Tasi se è concessa in comodato gratuito a genitori o figli. Ma i vincoli per godere del beneficio non mancano: il comodatario (genitori o figli) deve avervi la residenza; chi concede l’immobile deve risiedere e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato d’uso; il contratto di comodato deve essere registrato.

Per quanto riguarda le imprese, è stata eliminata l’Imu sui terreni agricoli e quella sugli imbullonati, ovvero i macchinari fissi al suolo delle aziende. In pratica, per la determinazione della rendita catastale degli immobili delle categorie D ed E i macchinari imbullonati al suolo non saranno più considerati, per cui su di essi, non si pagherà l’Imu.

 

BONUS RISTRUTTURAZIONI E RISPARMIO ENERGETICO

Quanto al bonus per i lavori di ristrutturazione e di risparmio energetico, sono confermati anche nel 2016 gli sconti maggiorati, rispettivamente, del 50 e 65% (mentre a regime la misura sarà del 36%). Una novità interessante su questo versante riguarda, poi, la possibilità che il condomino incapiente, che cioè non ha un reddito sufficiente per usufruire dello sconto, ceda la propria quota di sconto fiscale a chi esegue i lavori di risparmio energetico.

Prorogato anche il bonus mobili che prevede la detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di arredi purché sia collegato a una ristrutturazione edilizia. Vale solo per le abitazioni e il tetto massimo di spesa è di 10mila euro. Il governo ha però un occhio di riguardo per le coppie under 35: nel caso di acquisto della prima casa, il bonus mobili è infatti svincolato dalla ristrutturazione e il tetto di spesa sale fino a 16mila euro.

 

AL BAR CON IL BANCOMAT

Se da un lato è confermato l’innalzamento della soglia per pagare in contanti dagli attuali 999,99 fino a 2.999,99 euro (con eccezione dei money transfer, ovvero i servizi di rimessa di denaro con l’estero, per i quali resiste il tetto dei mille euro), il governo inserisce una norma per  facilitare e incoraggiare l’utilizzo dei pagamenti con moneta elettronica (carta di credito e di debito, come il bancomat): cade infatti il tetto dei 30 euro al di sotto del quale commercianti e professionisti potevano finora rifiutare i pagamenti elettronici, e si estende invece l’obbligo di accettare la moneta elettronica per operazioni sopra i 5 euro, i cosiddetti micropagamenti, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica.

Dal 1° luglio 2016, inoltre, l’obbligo di accettare pagamenti elettronici varrà anche per i dispositivi di controllo di durata della sosta (i parcheggi nelle strisce blu, per intenderci).

 

BONUS CULTURA: 500 EURO AI DICIOTTENNI

Dedicata ai giovani che compiono 18 anni nel 2016 è la card con 500 euro da spendere in cultura: ovvero per visitare musei, mostre, eventi culturali, ma anche per concerti e acquisto di libri. Via libera anche al bonus fiscale da 1,000 euro una tantum per l’acquisto di strumenti musicali nuovi da parte degli studenti iscritti ai conservatori.

 

FAMILY CARD PER FAMIGLIE NUMEROSE

In arrivo anche un sostegno per le famiglie numerose. Si tratta di una card riservata alle famiglie residenti, anche straniere, con almeno tre figli minori. Si tratta di una misura volontaria e servirà, in base all’Isee, per ottenere sconti a servizi privati e pubblici che aderiranno all’iniziativa (ad esempio potrà servire per abbonamenti ai mezzi pubblici e per la creazione di gruppi di acquisto solidali).