Usa mette al bando le microsfere di plastica degli scrub

La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, uno dei due rami del Congresso, ha votato all’unanimità, una legge per vietare l’uso di microsfere di plastica nei prodotti cosmetici da risciacquo: la nuova normativa vieta la fabbricazione di prodotti per la cura personale contenente microsfere a partire dal 1° luglio 2017. Il motivo? Queste microsfere sarebbero un pericolo per l’ambiente. A settembre era stata una ricerca dell’Università dell’Oregon e della California a lanciare l’allarme: secondo i ricercatori ogni giorno ottomila miliardi di microperle finiscono direttamente negli habitat acquatici dei soli Stati Uniti. Si tratta di una quantità sufficiente a coprire 300 campi da tennis, ma che rappresenta appena l’1% del totale: 800mila miliardi di microparticelle confluiscono nei detriti fognari, da dove possono trovare la via per corsi d’acqua e oceani. In conclusione dei loro studi, i ricercatori americani ne chiedevano la messa al bando arrivata proprio nei giorni scorsi.Anche in Europa se ne discute da tempo e  i Paesi Bassi, il Lussemburgo, l’Austria, il Belgio e la Svezia hanno pubblicato un invito congiunto alle aziende per vietare le microplastiche, in un provvedimento che protegge gli ecosistemi marini dalle contaminazioni (compresi i molluschi che possono entrare nella catena alimentare).