Rinnovo ogni 28 giorni, Antitrust multa Wind e Telecom

La riduzione del periodo di rinnovo delle offerte di telefonia mobile da 30 a 28 giorni è scorretta. A sostenerlo è l’Antitrust che ha multato Telecom e Wind, rispettivamente, di 410.000 e 455.000 euro, per aver modificato il periodo di rinnovo, tra l’altro, delle opzioni voce mobili abbinate alla vendita a rate di prodotti (smartphone, tablet ecc.), prevedendo a carico di coloro che avevano esercitato il diritto di recesso l’addebito in un’unica soluzione del saldo delle rate residue. Per quanto riguarda Telecom, la pratica prevedeva anche il pagamento di ulteriori somme nelle ipotesi di passaggio ad altro operatore. Nel caso di Wind, invece, è stata considerata scorretta anche la condotta consistente nell’aver modificato il periodo di rinnovo anche per le opzioni rispetto alle quali era stato applicato uno sconto sul costo di attivazione, richiedendo, in caso di cessazione anticipata, un corrispettivo per il recupero di tale sconto. Wind, tuttavia, sta mostrando in queste settimane di essere “recidiva” riducendo il periodo di tariffazione anche per le utenze fisse.

Secondo l’Autorità la decisione unilaterale dei due gestori ha avuto come conseguenza un aggravio di spesa per i consumatori, anche per quelli che hanno deciso di recedere e questa pratica è scorretta secondo quanto prevede il Codice del Consumo che sancisce la libertà di recesso del consumatore.

 

 

 

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