Prosciutto, gli scarti finivano nei tortellini. Sequestri in Emilia

PROSCIUTTI DISINFETTANTI

Scarti di prosciutto Dop destinati allo smaltimento venivano invece messi in commercio come “ritagli di prosciutto stagionato” e venduti ad aziende che producono pasta ripiena e salumi. I carabinieri del Nas di Bologna, nell’ambito di un’operazione di contrasto alle frodi alimentari, hanno sequestrato oggi oltre 40 tonnellate di prosciutto crudo (per un valore di oltre 500mila euro) e denunciato tre persone, tra cui l’amministratore delegato di un’azienda che produce e commercializza prosciutti nel Parmense. Denunciati anche i legali rappresentanti di due aziende di Modena e Bologna, nei guai per aver commercializzato prosciutto tranci di crudo etichettato impropriamente come Dop.

In Italia sono allevati – spiega la Coldiretti – piu’ di 8 milioni di maiali destinati per il 70% alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall’Unione europea il riconoscimento di Denominazione di origine (Dop/Igp) che vanno protetti dalle frodi e dalle sofisticazioni. Il settore della produzione di salumi e carne di maiale in Italia, dalla stalla alla distribuzione, vale – secondo Coldiretti – 20 miliardi. “Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto messa in atto dalla magistratura e da tutte le forze dell’ordine impegnate – concludono dalla Coldiretti – confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata”.